mercoledì 27 novembre 2013

24 novembre 2013 - storia dell'arte - GRECIA

Per Rudolf Steiner, l'epoca Greca è la quarta epoca di cultura.
Si può osservare come cambia l'uomo nella visione di sè.

ARMONIA, BELLEZZA UNIVERSALE (ideale): la base di ciò arriva dalla cultura ionica e dorica.

CULTURA IONICA= sentimento →
                                                   →→→ insieme danno vita all'arte greca.
CULTURA DORICA= geometria →

La pittura è andata persa, è rimasta più scultura ma sono pervenute molte copie romane.

NELL'ARTE SONO ESPRESSE LE FORZE PROPRIE DELL'UOMO.
es.:  
EGITTO: presa di coscienza del corpo fisico, della fisicità. L'arte egizia ha espresso questo così bene perchè l'umanità stava vivendo proprio questa consapevolezza. Le forze messe in atto per questa scoperta hanno generato un certo tipo di arte.
GRECIA: nella figura umana o mitologica sono rappresentati ideali di virtù.

L'artista greco cambia rispetto a quello egiziano (più servo e solo esecutore), adesso è come un libero professionista, depositario della conoscenza ed è riconosciuto da tutti.

LA TENSIONE VERSO UNA BELLEZZA IDEALE viene veicolata dai CANONI.

EPOCHE DELL'ARTE GRECA

PERIODO ARCAICO  610-480 a.c.
* visibile influsso dell'arte egiziana
   staticità delle figure, ancora molto geometriche
   figura come struttura architettonica
   breve accenno a passo in avanti
   [influsso dorico]
* col tempo si accentua l'anatomia e la rotondità, le espressioni sono ancora staccate dalla realtà, ancora in un altro mondo
   KUROS - sorriso arcaico
   KORE - più naturale
   (offerte a divinità)
   CAVALIERE RAMPIN (scuola ionica) - busto con accenno di dinamicità
* BASSORILIEVI anatomia ancora stereotipata, equilibrio nella composizione, linee di forza


PERIODO SEVERO  (di passaggio) 480-450 a.c.
* stile più asciutto
* sparisce il sorriso, centralità della figura ma con respiro diverso, la figura si gonfia, è più morbida
* uso del bronzo che cattura e riflette la luce diversamente
* le dimensioni delle statue sono più grandi
* i volti sono più armonici ma sempre ideali, unione universale/umano
* il divino non è umanizzato


PERIODO CLASSICO  (culmine) 450-323 a.c.
* apice dell'arte - Fidia, Policleto (stabilisce i canoni = testa 7 volte nel corpo), natura come esempio per canoni e regole
* dinamicità e più movimento, più tensione, peso appoggiato su una gamba, alternanza di un arto a riposo e uno in movimento, bacino inclinato, spalle inclinate nel lato opposto (Pericleto)
*l'uomo comincia a sentire in sè una forza diversa
* nasce la plastica scultorea, prima era solo superficie
* sguardo ancora idealizzato che ci parla ancora del cosmo
* DISCOBOLO di Mirone - più plastico e vitale
* BRONZI di Riace - 460 430 a.c.
* BASSORILIEVI - drappeggio più morbido, composizione più dinamica, massa
* AMAZZONE FERITA Fidia
*vengono rappresentate anche situazioni della vita
* PRASSITELE
* SKOPAS - intensità della figura, prelude l'ellenismo, sentimento più individuale
* LISIPPO -  esprime individualità, comincia la ritrattistica anche se ancora un po' idealizzata, ma con uno sguardo più presente (statua di Socrate)

PERIODO ELLENNISTICO (fine, decadenza, A. Magno) 323-... a.c.
* si esprime più il sentimento
* nasce il patos
* AFRODITE - posizioni strane (accovacciata)
* VENERE DI MILO
* ERCOLE A RIPOSO
* più umanità e meno divino
* VECCHIA UBRIACA (moderna!) rappresenta una scena di vita
* GALATA SUICIDA E MORENTE
* LAOCOONTE
* NIKE di Samotracia (si sente l'aria)
* PITTURA - tavole di legno dipinte (580-530 a.c.)
* raffigurazione del RAPIMENTO DI PERSEFONE (250 a.c.) rappresentazione della ruata in prospettiva


Steiner dice...

"Iniziano ad osservare il mondo, la natura. 
Nel passato non guardavano fuori di loro, solo dentro di loro"


La natura è spiritualizzata.
L'uomo diventa cosciente del proprio CORPO ETERICO (spirito).
Nella figura umana si manifesta l'eterico.
L'anima che si rappresenta è l'anima universale, non individuale perchè ancora non la vedevano incarnata completamente nel fisico, nella forma umana.

figure mitologiche
SATIRO = ironico
FAUNO = metà uomo/animale
hanno una connotazione sessuale, sono gli istinti umani.

Esercitazione a creta



















23 novembre 2013 - pittura - TEORIA DEI COLORI DI GOETHE

"Teoria dei colori"
J. W. Goethe

Pubblicato nel 1810, dopo quarant'anni di studi su Newton.
E' un testo non solo da leggere, ma soprattutto da sperimentare.

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Materiale necessario per la sperimentazione:
- prisma
- cartoncini da realizzare con i vari colori
- lente
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 Goethe ha affrontato molti studi scientifici e non solo letterari.

* COLORI FISIOLOGICI / NATURALI
Rapporto del colore con l'uomo

* COLORI FISICI

* COLORI CHIMICI

-------- Differenza tra la teoria di Newton e quella di Goethe --------
Newton è considerato il padre della scienza, per questo motivo Goethe non è stato visto di buon occhio all'inizio, perchè le sue nuove teorie erano in opposizione a quelle di Newton.

Elettrodinamica quantistica = come il colore viene considerato OGGI.
Secondo la scienza, il colore (e la luce) non esiste; ci sono solo onde elettromagnetiche che inviate dall'occhio al cervello, formano la sensazione del colore.
Questa teoria presuppone quindi, che solo gli scienziati possano vivere profondamente l'esperienza del colore.

Goethe dice il contrario: con i soli SENSI possiamo appropriarci delle realtà del mondo, non è necessario essere scienziati.

Per Newton l'oscurità è ASSENZA DI LUCE , la LUCE E' TUTTO.

Quando noi vediamo?
Totale oscurità = non vedo.
Totale luce = non vedo.

Per vedere c'è bisogno di una fase intermedia tra oscurità e luce.

LA LUCE E' INVISIBILE.
E' visibile solo quando c'è vapore o polvere nell'aria che permettono la visione dei raggi.

LA LUCE NON E' MATERIA SENSIBILE.
Di essa noi vediamo solo la sua azione sugli oggetti.
La luce manifesta le cose, ma non se stessa. 

Osservare le foto al di fuori dello spazio terrestre.
SOLE = disco bianco ritagliato nell'oscurità, non c'è sfumatura, c'è fonte luminosa e oscurità cosmica.
Vediamo la luna illuminata, l'astronave illuminata, ma non il percorso che la luce fa per illuminare questi corpi!
La TENABRA avvolge tutto ma non la fonte di luce e ciò che essa illumina.

Come ci comportiamo in piena luce.
La LUCE agisce sui corpi (es: pelle abbronzata) e i corpi si trasformano per DIFENDERSI dalla luce.
Nella condizione di MASSIMA LUCE, il movimento delle persone è di CHIUSURA, di PROTEZIONE da essa. Nella luce ARRETRIAMO e la luce AVANZA.

Come ci comportiamo in piena oscurità.
Anche la tenebra scatena una reazione.
Al buoi il corpo si allarga, per toccare lo spazio intorno.
Nell'oscurità AVANZIAMO con APERTURA.

** Ci RISVEGLIAMO (espandiamo) nella tenebra e ci ADDORMENTIAMO nella luce **

Goethe lavora e sperimenta su luce e su tenebra.
Newton solo sulla luce.

-------- Come rappresentiamo la luce/tenebra? --------

La LUCE si espande                                                                        La TENEBRA si ritira
             -----                                                                                                      ------
         BIANCO                                                                                                  NERO
             -----                                                                                                       -----

Il  bianco e nero sono dei buoni rappresentantri della luce e della tenebra perchè hanno le loro stesse caratteristiche.


BIANCO + NERO = GRIGIO

[osservazione cerchio grigio su bianco e cerchio grigio su nero - guardare sulla linea di separazione verticale tra i due cerchi]

Il grigio sul nero appare più chiaro e più grande.

Il grigio non ha un carattere proprio, come il nero o il bianco, ma cambia a seconda di dove si trova.

GRIGIO su NERO = luce debole
GRIGIO su BIANCO = nero debole

Il grigio ha una condizione di RELATIVITA'  a seconda di dove è inserito.

[osservazione cerchio bianco su nero - guardare al centro del cerchio ]
 

BIANCO SU NERO
Osservare al centro del cerchio bianco, poi togliere: rimane visibile il cerchio bianco.

L'occhio produce una immagine, non solo la cattura. L'occhio non è solo una macchina fotografica, ma anche un proiettore.


[osservazione cerchio nero su bianco - guardare al centro del cerchio ]
 
NERO SU BIANCO
Osservare al centro del cerchio nero, poi togliere: rimane visibile il cerchio nero.

Nell'oscurità l'occhio è molto ricettivo.

Il nostro occhio produce un'immagine, così come i colori fisiologici.

L'occhio con il bianco e nero produce colori opposti.

E CON I COLORI?

Osservo le seguenti dorme colorate, poi tolgo e vedo...

- osservo quadrato ARANCIO = vedo quadrato AZZURRO
- osservo cerchio VERDE = vedo cerchio ROSA
- osservo quadrato PORPORA = vedo quadrato VERDE
- osservo quadrato VIOLA = vedo quadrato GIALLO/VERDE

3 tipi di verde:  giallo+blu = verde medio;              + giallo = verde chiaro;             + blu = verde scuro;

dopo l'osservazione vedo ROSSO, medio, chiaro o scuro.

*** L'occhio non reagisce genericamente, ma SPECIFICATAMENTE ***
L'occhio è uno strumento di osservazione estremamente PRECISO!


COSA CI DICONO QUESTI ESERCIZI?

GIALLO = VIOLA   [rosso + blu]
BLU = ARANCIO   [rosso + giallo]
ROSSO = VERDE  [blu + giallo]

Tre coppie di colori con sempre presenti R + G + B si ripropone il colore unione degli altri due.

ROSSO          |
GIALLO         |               tre colori FONDAMENTALI FISIOLOGICAMENTE
BLU               |


COLORI CHE                                |
COMPLEMENTANO                      |
GLI ALTRI DUE PER                     |        COLORI COMPLEMENTARI
ARRIVARE AL TERZO                 |


Dai COLORI PRIMARI  si possono generare tutti gli altri.


CONTRASTO SUCCESSIVO


1. Osservo prima al centro dei quadrati, poi il cerchietto nella parte in alto: vedo verde al posto di rosso, blu al posto di giallo, porpora al posto del verde, giallo al posto del blu.

2. Osservo prima al centro dei quadrati, poi il cerchietto nella parte in basso: vedo come nell'esercizio precedente ma i colori si espandono nell'arancio (colore chimico del cartoncino).


CONTRASTO SIMULTANEO

Quadrati GRIGIO, VERDE e PORPORA su fondo BLU e ARANCIONE.

Il GRIGIO su fondo blu è più chiaro, su fondo arancione è più scuro.
Il VERDE su fondo blu ha più giallo, su fondo arancione ha più blu.
Il PORPORA su fondo blu ha più giallo, su fondo arancione ha più blu.

Quando si osserva una forma netta, colore piatto, opaco, il colore generato dall'occhio è:
LUMINOSO
FLUTTUANTE
TRASPARENTE

COLORI FISIOLOGICI = luminosi, fluttuanti, trasparenti

COLORI CHIMICI = opachi, non luminosi, aderenti al corpo

[leggere sul libro il capitolo "Colori patologici". --> come cambia la visione del colore nei daltonici]


----------------------------COLORI FISICI------------------------------

COLORI FISICI DI PRIMA CLASSE                   - non aderiscono al corpo
       Alba - tramonto                                         =           
                                                                                   - luce colorata


FENOMENO PRIMORDIALE
→ ogni luce oscurata, produce tutti i colori dal giallo al rosso
→ ogni tenebra rischiarata produce colori dall'azzurro al viola


PERCHE' IL CIELO E' AZZURRO LONTANO DAL SOLE?

L'atmosfera non è completamente trasparente. Soltanto nel vuoto assoluto c'è totale trasparenza.
L'atmosfera OSCURA la luce e trasforma il suo colore a seconda dell'intensità del mezzo torbido (=atmosfera).

PERCHE' IL CIELO E' AZZURRO?

Perchè il nero rischiarato diventa AZZURRO.

[leggere "Trattato di pittura" di Leonardo Da Vinci]
→ il nero del cosmo è visto azzurro dalla Terra per via della torbidità dell'atmosfera che rischiara la tenebra. In montagna l'azzurro diventa blu oltremare intenso. I piloti d'aviazione lo vedono blu-violaceo.

→→→ L'atmosfera (mezzo torbido) lavora come il grigio:   → SMORZA LA LUCE
                                                                                           → ACCENDE LA TENEBRA

 GRAZIE AL MEZZO TORBIDO
SI MANIFESTA IL COLORE

Sulla luna non ci sono colori perchè è non c'è atmosfera.

→ Cosa fa mutare la luce in colore = la TENEBRA
→ Cosa fa mutare la tenebra in colore = la LUCE

IL COLORE NASCE PER INTERAZIONE TRA LUCE E TENEBRA
(vedi alba e tramonto)

Questa affermazione crea un abisso tra il pensiero di Newton e quello di Goethe.

Newton: prisma = luce = elemento composto da sette colori

A conferma delle teorie di Goethe, si faccia osservazione diretta per esempio del fumo della sigaretta: davanti alla luce lo vediamo giallastro, davanti alla tenebra lo vediamo bluastro.
Osserviamo le montagne: le vediamo azzurre da lontano, sono infatti una massa scura illuminata dall'atmosfera e appaiono così azzurre.

*    *    *    *    *

Osservare una luce attraverso la fibra di vetro, la luce è gialla poi azzurra, se aggiungo un altro piano, l'azzurro si scurisce. E' l'azione del mezzo torbido.

"I colori sono azioni e passioni della luce" Goethe

La luce agisce e patisce nella tenebra e cos' genera i colori.


* * * IN SINTESI * * *
→ il bianco e il nero sono buoni rappresentanti della luce e della tenebra
→ il grigio è come il mezzo torbido
→ colori fisiologici
→ colori fisici - fenomeno primordiale/originario
* * * IN SINTESI * * *

Tutti i colori hanno in sè un po' di luce e un po' di tenebra e si trovano in una via intermedia tra essi

               ______________________________________________________________
              |                                                                                                                            |
CHIARO/SCURO                                     descrizione colori                                        CROMA

Ogni colore è valore ombra, valore luce.
Non c'è un colore più chiaro della luce o più scuro della tenebra. 
Luce e tenebra assoluta sono solo fuori dall'atmosfera.
Nel mondo intermedio siamo nel mondo del colore.

GRIGIO = fratello minore del colore.
La scala di grigi si differenzia se il colore è più vicino al bianco o al nero (grigio più chiaro o più scuto).

Per i COLORI non possiamo dire più chiaro, più scuro. Infatti è solo un valore di chiaroscuro e non descrive il colore.

COLORI FISICI DIOTTRICI DI SECONDA CLASSE

Per essere visti hanno bisogno di mezzi opachi, trasparenti.

[osservazione di un pallino bianco su fondo nero con una LENTE]
La tenebra viene rischiarata, così si vede un contorno ciano-blu-violaceo

[osservazione di un pallino nero su fondo bianco con una LENTE]
La luce viene oscurata, così si vede un contorno rosso-giallo.
PRISMA = strumento ottico simile alla lente, ma tagliata a metà e rettificata linea curva.
FENOMENO DELLA RIFRAZIONE = osservazione tramite prisma.
SPETTRO NEWTONIANO
Quando si vede il verde, abbiamo verde prismatico dato da scomposizione della luce


TEORIA DI GOETHE
Il verde è la sovrapposizione del giallo e del blu.
→ Questa è la profonda differenza tra i due
[Una ruota di colori girata velocemente non crea bianco, ma grigio sporco, perchè i colori si sono mischiati]

Se osservo con il prisma una striscia nera su bianco, compare il PORPORA.
Il tipo di porpora creato con il prisma, non si riesce a ricreare con mescolanza pittorica.

TRA COLORI FISICI E FISIOLOGICI ci sono qualità comuni:
sono fluttuanti
sono luminosi
Il  PORPORA non può essere riprodotto per mescolanza di colori chimici. Cosa che si può fare con i colori fisici.

COLORI FISICI - FISIOLOGICI - CHIMICI non sono materia ma luce.

Quando i colori diventano (??? sporchi???) perdono qualità importanti come la luce.
Per questo il compito dei pittori è di dipingere la LUCE!!
↓  TRASFORMARE I PIGMENTI ( = materia) in COLORE.
L'eesere fluttuante, ecc.. sono caratteristiche del colore, NON del pigmento.
Il colore vive a confine di luce e tenebra, ma la materia ha bisogno del pittore per riportare il pigmento a colore.
Nell'urto tra luce e materia compare il colore.

C'è una frase detta da KLEE che afferma che nel manifestarsi della NATURA c'è qualcosa di SUPERIORE:

E' L'ARCOBALENO!


L'ARCOBALENO rappresenta il di qua e il di la'. E' il ponte tra cielo e terra.

L'origine del colore (il colore sta nell'invisibile - luce piena) scaturisce dall'aldilà e si manifesta con lo scontro di luce e tenebra.

Il pittore deve restituire al pigmento la qualità del vero colore.

→ L'ACQUERELLO E' LA TECNICA MIGLIORE PER OTTENERE QUESTO RISULTATO!

La manifestazione completa del colore è nel CERCHIO DEI COLORI.
Unendo le estremità della retta dei colori si ottiene il  PORPORA.

IL CERCHIO DEI COLORI E' LA CASA DEL COLORE - ci sono tutte le possibili leggi del colore.
 Cerchio dei colori 


VERDE: equilibrio, si manifesta nella natura. Quiete che si manifesta nell'abbraccio tra azzurro e giallo che perdono se stessi e diventano altro.

GIALLO:luce oscurata. Viene verso di noi, non ha spessore; velocità nel manifestarsi. Illumina.
Il giallo si muove verso l'arancio, alla ricerca di ciò che gli manca.
PORPORA: spirito. Si forma da un percorso di trasformazione.

AZZURRO: tenebra illuminata, profondo, crea spazio profondo e avvolge.

BLU: l'azzurro si intensifica e va' verso l'elemento di calore.

COLORI COMPLEMENTARI: nel cerchio i colori complementari si trovano all'opposto delle meridiane
COLORI PRIMARI: rosso, giallo, blu
COLORI SECONDARI: verde (giallo+blu, manca rosso), viola (blu+rosso, manca giallo), arancio (giallo+rosso, manca blu).

COLORI ADIACENTI nel cerchio / sfumature (scivolano l'uno nell'altro):
giallo/arancio
arancio/rosso
viola/rosso
viola/blu
blu/verde
verde/giallo
= basso contrasto cromatico

PORPORA = rosso puro

Il giallo e il rosso si incontrano nell'arancio
COLORI CARATTERISTICI: primari e secondari.

Si evidenziano 3 tipi di CONTRASTI:
- CONTRASTI COMPLEMENTARI
- CONTRASTI CARATTERISTICI (primari, secondari)
- CONTRASTI MONOTONI (privi di carattere)

Il GIALLO perde la sua leggerezza andando verso l'arancio.
Il BLU perde il suo peso verso il viola, all'incontro c'è il PORPORA.

Nel mondo della materia ci sono tre pigmenti per formare il cerchio dei colori. (MATERIA)
Nel mondo della luce (prisma), ci sono due colori (giallo+blu) per fare il porpora (SPIRITO)

Legge della polarità (luce/tenebra)
Legge d'intensificazione
Legge di mescolanza semplice.

23 novembre 2013 - disegno

Esercitazioni:

1. Tenere in mano un oggetto ad occhi chiusi. Disegnare quello che il tatto percepisce, facendo attenzione alle curve. Se sentiamo una curva, disegnamo quella curva, se sentiamo una punta, disegnare la punta.


2. Disegnare conchiglie senza guardare il foglio (come con la foglia).

3. Copia dal vero tradizionale di una conchiglia (a matita, carboncino, sanguigna).

4. Scizzi veloci di conchiglie, guardando le linee di struttura.

5. Osservare bene una conchiglia da tutti i lati, nascondarla e disegnare ciò che si ricorda della forma.






Compiti:

Fare un retino su carta da lucido o acetato (2x2 e 4x4).

Fare una copia di una immagini bidimensionale a retino.

Ripetere l'esercizio delle foglie sovrapposte, tirando fuori le trasparenze con i colori.

Guardare le linee di struttura delle mani e riproducendole, arrivare alla forma complessiva.

9 novembre 2013 - pittura

Si introduce il COLORE.

Partiamo dal chiaro/scuro ----> carboncino o china.

Nell'osservare le immagini (foto e dipinti) a colori, esercitarsi con l'occhio a "ridurre" a bianco/nero e le tonalità di grigio.

Esercitazioni

Copia a carboncino, osservando da lontano delle fotocopie b/n di opere di E. Nolde o W. Turner; la copia non deve essere troppo scura e troppo definita. Prendere le immagini da copiare come spunti, è possibile copiare anche al contrario, osservando le macchie di chiari e scuri.
Dopo aver fissato, cominciare a velare con il colore. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Compiti:

Ripetere l'esercizio a base di carboncino e china, sperimentando vari accostamenti cromatici (es: blu/viola, ...), varie dimensioni e da un soggetto anche di nostra libera interpretazione.

Ridurre immagini dal colore ai toni b/n, fare schizzi veloci e stilizzati.

Esercizi luce-tenebra
- piccola luce, grande tenebra (Rembrandt);
- grande luce, piccola tenbra (Turner);
 

9 novembre 2013 - disegno


Esercitazioni

1. Copiare una foglia su un foglio, senza mai togliere lo sguardo dalla foglia stessa, non guardare il foglio mentre si disegna.
Disegnare con calma,  non preoccuparsi della somiglianza. fare un contorno semplice senza segettature.
Percepire come lavora la nostra attenzione e come "sincroniziamo" occhio e mano.

2. Posizionare una foglia con le estremità tangenti al bordo del foglio. Copiare facendo attenzione a dove passano le verticali e le orizzontali.

3. Ripetere l'esercizio precedente posizionando la foglia su un fondo nero e copiare gli spazi vuoti che si formano tra il contorno e il bordo del foglio.

4. Con un carboncino/terra marrone partire dalle nervature di una foglia immaginaria e fumando, tirare fuori la forma. 



 

 

Compiti:
- copiare una foglia senza guardare, inclinare il foglio e copiare ancora due volte; isolare lo sfondo con i colori.
- con il carboncino partire dalla struttura per arrivare alla forma di foglie, alberi, ecc.. 

27 ottobre 2013 - storia dell'arte - EGITTO

EGITTO

La storia dell'arte è la storia dell'evoluzione dell'umanità.

"La storia dell'arte è immagine esteriore degli istinti umani"  Rudolf Steiner

Cosa stava vivendo l'umanità al tempo dell'antico Egitto e come stava sperimentando il mondo e se stesso come uomo?

LE STATUE
I volti rappresentati sono volti IDEALI. La rappresentazione corporea segue canoni precisi e rimane così per tremila anni.

Prima della testimonianza egizia, l'uomo ha lasciato poche tracce.

In passato l'uomo era unito al mondo spirituale.
Al mattino, quando ci svegliamo, facciamo la stessa esperienza che l'uomo egiziano stava sperimentando: riprendiamo infatti possesso del nostro corpo fisico dopo il sonno notturno, durante il quale l'Io e il corpo astrale si distaccano dal corpo fisico e dal corpo eterico.

Gli egiziani lavoravano per l'ETERNITA' e non per il presente.
La terra e la materia erano qualcosa di grande da conoscere.

** RAPPRESENTEZIONE delle tre divinità: ISIDE, OSIRIDE e ORO (figlio) **
Nell'antico Egitto questa era la famiglia sacra.
Le statue non erano fatte per essere viste, venivano chiuse nelle tombe e avevano potere per se stesse.

L'arte ha una funzione SACRA e non estetica.
Nonostante non fosse ricercato il bello, ogni opera era comunque perfettamente rispondente ad un canone estetico.

In quest'epoca non è importante l'artista, ma l'opera. Infatti chi creava era considerato un artigiano al servizio di qualcosa di più grande.
C'è SILENZIO nell'arte egiziana, un silenzio potente: il silenzio potente della pietra.
Nelle statue la divinità è dietro ai soggetti e sembra spingerli in avanti, essi sono ancora "comandati" dalla divinità.

I TEMPLI
La via d'accesso ai templi era una distesa piatta con viali di statue (sfingi). Alla fine del viale si trovava un grande muro con colonne e una piccola porta.
Era forte la contrapposizione tra orizzontale e verticale.

Oltrepassata la porta, si accedeva al luogo dove venivano svolti i sacrifici; fino a qui il popolo poteva entrare.
Oltre, erano gli spazi dove solo gli iniziati potevano accedere.

Davanti al tempio era presente un obelisco.

I templi erano costruiti sulla sponda orientale del Nilo. Su quella occidentale erano presenti le piramidi.

Erano luoghi che permettevano agli egiziani di incontrare di nuovo la divinità.

***

Osservazione e confronto:

- statua di ISIDE con ORO in braccio a seno nudo
-  pittura di epoca bizzantina dove riecheggia l'arte egiziana
     


*
- ISIDE con ali aperte
- Maria della misericordia - Piero della Francesca
  




Varie immagini osservate




Letture consigliate: "I misteri dell'antico Egitto" Rudolf Steiner


ESERCITAZIONE

Lavoro con la creta.

Sperimentare la percezione egizia mediante:
la LINEA come incontro di due superfici
lo SPIGOLO come incontro di due  piani

Si lavora partendo dalla creazione di una SFERA da un pezzo di creta (il mondo prima dell'antico Egitto), fino alla definizione della MATERIA con piani dritti con spigoli, con contrapposizione di orizzontali e verticali.